Palazzo Lanfranchi. Foto di Acquario51 licenza CC Attribution-Share Alike 4.0 International

Conoscete tutti i musei di Matera? Vogliamo fare un rapido ripasso, in modo da suggerire anche a chi arriva per la prima volta in questa città cosa visitare, dove e, soprattutto, quando. Possiamo innanzitutto dire che i musei di Matera si dividono in diverse categorie.

Pertanto, ci sono sia i musei storici che i musei archeologici, i musei territoriali e i cosiddetti musei specializzati. La città non si fa mancare nulla e proprio per questo motivo la si definisce come ricca di cultura. Del resto, Matera ha avuto la forza di rialzarsi dopo un lunghissimo periodo difficile della sua storia e quest’ultima, dalla più recente a quella più remota, viene raccolta proprio nei tanti musei che si trovano in zona.

Volendo cercare di fare un elenco di quelli che sono i musei di Matera, iniziamo con quelli territoriali che sono anche i più caratteristici, perché scavano a fondo nell’anima della città, andandone a mostrare le radici. Il primo museo che si deve presentare, quindi, è il Museo Laboratorio della Civiltà Contadinae che si trova in Via San Giovanni Vecchio, 60.

Si tratta di un museo abbastanza grande, situato in un palazzo di corte ristrutturato, che lo ospita in 500 mq. Si trovano oggetti di vari mestieri, oltre al lavoro dei campi, legati anche a molte altre attività artigianali. Un’ampia immagine di tutti quelli che erano i lavori degli antichi rioni materani, di cui sono stati anche ricostruiti gli ambienti. Oltre agli attrezzi del contadino, troviamo infatti quelli del pastore, setacciaio, cestaio, fabbro, conciapelli, lustrascarpe, sarto, cavamonti, arrotino, calzolaio e barbiere, ma anche dell’intagliatore, così come dell’ebanista o del mastro d’ascia, del vasaio e dello scalpellino, e si può anche vedere come siano cambiati nel corso del tempo.

Altri spazi sono riservati alla ricostruzione di antiche consuetudini, ad indicare il processo di vita quotidiana dell’epoca: una cantina o una casa tipica, con tutti i vari oggetti del vivere domestico. E non mancano nemmeno temi che riportano alla tipica storia del meridione d’Italia, come il brigantaggio, oppure l’approvvigionamento dell’acqua, o le precarie condizioni di una certa infanzia.  Struttura dinamica, con una forte vena educativa e che per questo attrae non pochi visitatori, specialmente scolaresche. Ingloba anche un laboratorio in cui si possono imparare i vecchi mestieri, da quello del panieraio a quello del cartapestaio, solo per citarne un paio, un vero punto di riferimento per lo studio della cultura tradizionale locale, che diventa attuale attraverso le tante attività divulgative e didattiche.

Tuttavia, il museo più famoso della città è senza dubbio il Musma, altresì noto come Museo della Scultura Contemporanea, l’unico museo nazionale interamente dedicato alla scultura. Si tratta di un museo molto importante, nato nel 2006 per volere del ministero dei Beni Culturali e che, ad oggi, è considerato uno dei più belli e importanti di Italia. Qui si trovano intere collezioni riguardanti scultura e arte tridimensionale e il tutto viene reso ancora più suggestivo dalla location. Il Musma, infatti, si trova proprio nel rione dei Sassi. Nato nel XVII secolo, questo edificio ospita oggi uno dei maggiori musei del nostro Paese e, pertanto, visitarlo è quasi un dovere per chi arriva a Matera. Comprende circa 400 opere tra sculture, ceramiche, gioielli, medaglie, incisioni, ma anche disegni, cataloghi e libri d’arte, più o meno 2500 preziosi volumi custoditi nella biblioteca, che illustrano la storia della scultura italiana e internazionale dalla fine del 1800 a oggi.

Il tutto è reso ancora più bello dal palazzo che lo ospita, Palazzo Pomarici. Si tratta di uno degli edifici più suggestivi di Matera, esteso su tre livelli, i quali coprono una superficie molto vasta, di 2929 mq., tanto che, per la sua imponente dimensione, è conosciuto come il Palazzo delle Cento Stanze.  Oltre alle aree del Palazzo, il Musma è anche ospitato in ampi vani rupestri, grotte secolari scavate dall’uomo che lo rendono unico al mondo e questa sua particolarità mette il visitatore in grado di sperimentare un’integrazione ideale, di forte impatto emotivo, in un ambiente secolare, fra passato e contemporaneità suggestive.

Palazzo Lanfranchi, invece, ospita quello che è il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata. Sito in piazzetta Pascoli, nell’imponente edificio costruito come seminario per volontà dell’Arcivescovo Vincenzo Lanfranchi, questo museo è famoso per la sua grande ala destinata all’arte sacra, ma non solo. Qui si trovano, infatti, arredi sacri, dipinti e altri oggetti che provengono dalle chiese di tutta la Basilicata e che sono fatti risalire al periodo che va dall’XI al XVIII secolo, in un percorso espositivo che si articola in tre sezioni, Arte Sacra, Collezionismo e Arte Contemporanea e occupa dodici sale al primo piano dello splendido palazzo.

Ad accogliere i tanti ed interessati visitatori che ogni anno affollano l’edificio, subito all’ingresso, al piano terra, si trova il grande dipinto “Lucania ’61”, (18,50 x 3,20), realizzato da Carlo Levi in occasione del centenario dell’Unità d’Italia, insieme ad altre 41 opere dello stesso autore. L’opera fu commissionata dal Comitato per le Celebrazioni del Centenario dell’Unità d’Italia per rappresentare la Basilicata proprio alla mostra “Italia 61”, inaugurata a Torino nel maggio dello stesso anno.

Altro museo di Matera è il Museo Archeologico Nazionale, che comprende testimonianze dal Paleolitico all’età medievale. Si tratta del Museo più antico della Basilicata (1911), dedicato al suo fondatore, Domenico Ridola, medico, parlamentare e archeologo, cui è dedicata l’omonima sala che conserva documenti di tutte e tre le sue attività.  Ospita tantissimi reperti di età preistorica, con un percorso che segue il criterio cronologico al fine di consentire una semplice comprensione dell’evoluzione della storia.

Non possiamo, infine, non citare quella che, pur non essendo un’opera museale, rappresenta una scultura unica al mondo, I Sassi in Miniatura. Nata delle abili mani di Eustachio Rizzi dopo tre anni di paziente ed attento lavoro, la realizzazione in tufo misura 12 mq, per un peso di 35 quintali. Si trova nel Sasso Barisano, in Via Fiorentini dove l’artista lavora ed espone le sue opere, in un sito turistico aperto tutto l’anno e meta obbligata per migliaia di visitatori.

Altrettanto interessanti sono i centri culturali della città, come la Casa di Ortega, Casa Noha e Casa Cava, in cui prendono vita prestigiosi eventi artistici in ogni periodo dell’anno.

Come si vede, ci sono diverse tipologie di musei e chiunque sia più interessato a un’epoca piuttosto che ad un’altra trova qui tutto quello che si desidera. Visitare i musei di Matera, così come visitare i Sassi di Matera, è fare un passo all’interno della storia della città, carpirne i segreti, facendo un passo indietro in una realtà storica remota, ma così attuale allo stesso tempo.

Ricordando che Matera è stata eletta Capitale Europea della Cultura per il 2019, sottolineiamo che conoscere il territorio e la sua tradizione, visitarne i luoghi di culto e gli edifici più importanti, i musei e tutto quello che c’è da vedere è fondamentale, perché solo in questo modo si può dire di aver visto e vissuto una città.

Matera è una città di estremo spessore e valore e lo dimostra sempre di più in questi anni, dopo aver passato un periodo durante il quale veniva definita una vera e propria vergogna tutta italiana. I musei della città oggi sono molto visitati, da turisti, materani, scolaresche, e per conoscere quelli che sono i giorni di apertura e i costi dei biglietti di entrata, consigliamo di visitare il sito del Comune, sempre aggiornato e arricchito di nuovi elementi, o quelli dei singoli musei, anch’essi pieni di tutte le informazioni che si ricercano.

 

This article has 1 comments

  1. Francesca Brattoli Reply

    Il museo archeologico nazionale Domenico Ridola é meraviglioso, accessibile anche ai disabili. Le signore alla biglietteria sono stupende, gentilissima, premurosa. Questo museo va assolutamente visto. Matera è GIUSTAMENTE la capitale europea della cultura 2019. Che questa meravigliosa città acquisti sempre maggior prestigio. Se lo merita tutto

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *